Il castello baronale a Castrignano dei Greci
In realtà, nel corso dei secoli, il castello continuò ad assurgere la funzione di difesa, come si evince da alcuni documenti ritrovati: una pergamena risalente a Re Carlo I d’Angiò, per esempio, testimonia che esso divenne roccaforte del re durante gli attacchi dell’esercito di Papa Innocenzo VI.
Situato nel centro storico di Castrignano dei Greci, il castello, che era circondato da un fossato in cui convogliavano le acque piovane, ha base scarpata su cui si innalzano le facciate semplici, in pietra leccese, poco decorate e sormontate da stemmi gentilizi e da qualche putto.
All’interno è possibile scorgere il portale adornato da motivi floreali, angeli e mascheroni che, dal piano terra, dove trovavano posto le scuderie, il forno e i magazzini, oltre che agli ambienti per servi e sentinelle, conduce al primo piano, dove c’erano la residenza del feudatario e la zona destinata alle cerimonialità.
Si presume, inoltre, che ci fosse una galleria sotterranea che collegava la fortezza alla cripta bizantina di San Onofrio, di cui però non sono rimaste tracce. È ancora visibile, invece, la botola nella quale si facevano cadere nemici e malcapitati, che indubbiamente perdevano la vita in situazioni macabre.
All’esterno, sul portone d’ingresso, risalta l’arma gentilizia della famiglia Gualtieri, con titolo baronale, che riedificò il castello nel corso del XVI secolo (ad essi è dedicata l’epigrafe posta sopra il portale).
Il castello di Castrignano dei Greci, distante circa 18 Km da Otranto e 17 Km dal Villaggio Corte del Salento è un piccolo frammento di una trama di storie tra loro intrecciate, che contraddistinguono la Grecìa Salentina e tutto il Salento e che si offrono per affascinare chiunque volesse entrarci in contatto.