Salento, un viaggio coast to coast sui consigli dei Boomdabash
I Boomdabash, Blazon e Mr. Ketra ai piatti e ai campionatori, Biggie Bash e Payà ai microfoni, ci hanno accompagnato negli anni con le loro coinvolgenti note, e durante il lockdown hanno voluto celebrare la spettacolarità del nostro Salento scrivendone una guida di viaggio. Stiamo parlando del libro Salentu d’amare, che propone un coast to coast alla scoperta di luoghi meravigliosi e tradizioni culinarie. Aggiungono: “Venite e siate pronti a innamorarvene, perché succederà di sicuro”.
Il nostro viaggio coast to coast, tra lu sule, lu mare e lu ientu
Il detto popolare salentino, portato in musica in più occasioni, è la formula magica che racchiude perfettamente gli elementi di questa terra. La subregione della Puglia meridionale, incastonata tra mare Ionio a ovest e mare Adriatico a est, deve la sua fortuna alle sue bellezze, che ne hanno fatto una delle mete turistiche più gettonate.
Il famoso “tacco dello stivale” è stato decantato in mille modi, persino musicato dai Boomdabash, con il famoso tormentone Mambo Salentino. Proprio sull’onda dei loro consigli, siamo qui a proporvi un itinerario alla scoperta di questa antica terra, rinomata per la sua ospitalità genuina, la sua gustosa cucina mediterranea e i i suoi incantevoli paesaggi da sogno.
Per chi sceglie di viaggiare in macchina o in moto, l’itinerario proposto vi permetterà di assaporare al meglio le bellezze della terra salentina.
Il nostro punto di partenza è Ostuni, nella Valle d’Itria, la magica città bianca, così chiamata per la scintillante monocromia del suo abitato. Detta anche Regina degli Ulivi, si presenta come un misterioso groviglio di vicoli e stradine che vi accompagnano in mezzo alle antiche abitazioni scavate nella roccia.
Spostiamoci ora sulla costa ionica, passando per l’entroterra, fino a raggiungere Avetrana, provincia tarantina rinomata per i suoi ulivi secolari e le aziende vinicole e frutticole. Se siete amanti della bicicletta, dovete sapere che proprio queste ultime costeggiano la pista ciclabile che porta fino al centro della città, antica tappa intermedia lungo la Via Appia. Da qui, in poco tempo, potrete raggiungere la località balneare di Torre Colimena, a metà strada tra la Riserva Naturale “Salina dei Monaci”, dove poter ammirare gli spettacolari fenicotteri rosa, e Punta Prosciutto: quest’incantevole località marina è particolare per le sue spiagge caratterizzate da dune sabbiose e vegetazione spontanea, che tracciano il percorso fino a Porto Cesareo. Antica cittadina probabilmente di fondazione greca, oggi è un rinomato centro per la pesca nonché località balneare tra le più qualificate d’Italia.
Dirigiamoci ora in direzione di Gallipoli, senza però tralasciare di fare una sosta a Porto Selvaggio, considerato uno dei luoghi più belli e incontaminati della regione salentina. La particolarità di questo luogo sta nell’essere un Parco Naturale dal 1980, in cui è possibile rilassarvi all’ombra della pineta che ne circonda la spiaggia.
Quindi, la prossima tappa è Gallipoli, diventata meta d’eccellenza per il turismo giovanile negli ultimi anni. Dotata di un centro storico molto grazioso, in cui è possibile visitare chiese e musei d’interesse storico-artistico e passeggiare tra romantici vicoletti, questa località è dotata di un porto, da cui ammirare i pescatori al lavoro e immergersi nella particolare atmosfera marinara che tanto la caratterizza.
Da qui raggiungere Punta della Suina è un gioco da ragazzi. Premiata con 3 Vele di Legambiente, questo luogo incantato è particolare perché formato da due baie sabbiose, accarezzate da un mare cristallino, che ne hanno fatto una delle località più trendy del Salento.
Spostiamoci ora verso la punta del tacco dello stivale e raggiungiamo Santa Maria di Leuca, spartiacque tra mar Ionio e mare Adriatico. Punta più meridionale del Salento, colpisce per i suoi colori e il silenzio surreale che circonda la Basilica, chiamata Santa Maria De Finibus Terrae, ovvero “alla fine della terra”. Dal porto di Leuca potrete raggiungere le tanto gettonate, ma altrettanto meritevoli, Grotte dei Giganti, del Presepe, del Diavolo e del Drago, insediamenti neolitici diventati oggi una grande attrattiva, valorizzata da piacevoli gite in barca.
Lasciamoci lo Ionio alle spalle e cominciamo la risalita verso Otranto: racchiuso da possenti mura difensive, l’antico borgo di fondazione ellenica racchiude un cuore pulsante di storia e località balneari da sogno, come Torre dell’Orso, step successivo del nostro viaggio. Resa magica da una fine sabbia argentea, questa località balneare è ricca di villaggi turistici che ben sanno valorizzare il luogo.
Concludiamo il nostro viaggio con una visita a Lecce, capoluogo del Salento. Sita nell’entroterra, è particolare per uno stile barocco unico nel suo genere, che ne caratterizza l’abitato e i monumenti.
Cucina tipica del Salento
Non può mancare un riferimento alla parte goduriosa del nostro viaggio: la cucina tipica. Sostanzialmente povera ma molto gustosa, la cucina salentina ripropone ciò che veniva servito sulle tavole di contadini, pescatori e pastori. Una menzione d’onore la merita la famosa Puccia, una pagnotta ovale non molto grande di origine romana che i contadini salentini hanno trasformato in pane condito e farcito con tonno, capperi, pomodori secchi o verdure sottolio. Sul fronte marittimo, invece, un piatto tipico della tradizione locale è sicuramente il Quataru, ovvero la zuppa di pesce. Probabilmente ideata dai pescatori ionici, questa prelibatezza è composta da pesci, mitili, crostacei e verdure varie.
Tante altre sono le specialità della cucina salentina da scoprire che delizieranno i vostri palati, accompagnati dal nettare del Negramaro e del Primitivo, due vini tipici della zona che sapranno rendere sapientemente omaggio alla vostra vacanza.