Salento & Tradizione: la danza delle spade di Torrepaduli
La lunga notte di San Rocco e la danza delle spade
Quando la statua di San Rocco rientra tra le mura del Santuario di Torrepaduli, al termine della processione tra le vie del paese, cominciano i festeggiamenti tra musiche, balli, suoni e canti che proseguono per tutta la notte.
Qui, nella piazza del paese, prende vita una danza antica, un ballo fatto di ritualità e gesti delle braccia e delle mani scanditi dalla musica di tamburelli e armoniche a bocca.
Un ballo di origini pagane che simula antichi combattimenti con le spade tra due uomini, con gesti e movimenti precisi (senza l’uso di armi però), che ricordano quasi le arti marziali. I passi e i gesti non sono casuali, la mano mima la spada e i due uomini combattono a ritmo di musica, dandosi il cambio con altri duellanti.
Pizzica salentina e danza delle spade
La danza delle spade fa parte della famosa pizzica salentina, un ballo popolare tipico della Puglia. É, infatti, uno dei tre temi che la compongono: pizzica de core, pizzica tarantata e pizzica di scherma (o danza delle spade).
La prima è una danza che suggerisce la fase del corteggiamento con movenze e passi d’amore; la seconda invece rappresenta il ballo sfrenato, quello delle persone morse dalla taranta in grado di guarire solo ballando senza freno. La pizzica di scherma è, infine, la parte di lotta e schermaglia tra due uomini che, oggi, invece delle spade usano le mani e incitati dal pubblico e dalla musica, combattono secondo regole precise e d’onore.