Otranto: scopriamo il Castello Aragonese
Tra Storia e Letteratura
Il Castello Aragonese, che oggi ospita mostre ed eventi di carattere sia nazionale che internazionali, sorge, come parte integrante delle mura che cingono la città, a due passi dalle acque turchesi che bagnano Otranto.
Si pensi che questo fortilizio, che è considerato un vero e proprio gioiello di architettura militare, è stato fonte d’ispirazione per lo scrittore inglese Horace Walpole nella stesura del romanzo gotico “The castle of Otranto”.
L’attuale struttura nacque tra il 1485 ed il 1498 per volere di Ferdinando I d’Aragona sui resti di un’antica costruzione fortificata risalente all’1067.
Il Castello, sia la versione antica che quella più recente, fu costruito per contrastare la minaccia proveniente dal mare: Otranto ricorda ancora i turchi che nel 1480 depredarono la città, portando distruzione e morte, soprattutto a danno dei cristiani.
Uno sguardo sul Castello
Il castello ha una pianta pentagonale: a colpire sono soprattutto il bastione Punta di Diamante, proteso in mare, e le sue tre imponenti torri circolari Alfonsina (in onore di Alfonso d’Aragona, duca di Calabria), Ippolita e Duchessa (in memoria della moglie del suddetto Alfonso).
Due di questi torrioni, di cui sono riconoscibili le temibili bocche di fuoco per i cannoni, sono ben visibili dall’ingresso principale, sopra il quale si distingue, in tutta la sua grandiosità, il blasone di Carlo V d’Asburgo.
L’ampio fossato che per buona parte circonda il castello, un tempo solcato da ponte levatoio, ospita ogni anno in primavera le Giornate Medioevali, durante le quali vengono rievocati quei tempi antichi tra dame, cavalieri, cantastorie e fiere.
Una volta varcate le mura esterne, ci si ritrova al centro di un ampio cortile di forma quadrangolare dal quale, tramite scale di pietra, si raggiunge il ballatoio e da qui le camere superiori.