La grotta delle Streghe in Salento: mito o realtà?
Che ci si creda o meno, questa antica figura mitologica ha radici antichissime ed è una presenza costante nel folklore del nostro paese. Da nord a sud, ogni regione italiana ha almeno un racconto che vede come protagoniste le streghe.
In Salento le chiamano Striare e in alcuni paesini del tacco italiano si vocifera che ancora oggi, nelle notti di luna piena, queste donne si radunando per eseguire riti magici.
Ed è proprio di quest’ultime che parla la leggenda della Grotta delle Striare.
Il mito salentino della Grotta delle Streghe
La Grotta delle Striare si trova sulla Costa di Santa Cesarea Terme. L’ingresso è localizzato nella falesia che collega il Porto di Castro alla località di Porto Miggiano.
L’entrata della grotta, divisa in due da un pilastro in pietra, è cupa e buia. Lì davanti gli occhi altro non vedono che nero, ma l’immaginazione corre, alimentata da un senso d’inquietudine lasciato dalle storie sulle abitanti di quel posto.
La leggenda narra di Striare che dentro la caverna si riunivano per danzare con il diavolo.
All’interno della grotta preparavano pozioni e lanciavano incantesimi contro la brava gente.
Chi ha avuto il coraggio e l’audacia di avventurarsi nell’antro delle streghe, torna in paese con racconti che alimentano questa antica credenza popolare.
La vista di vapori, probabilmente provenienti dai famosi calderoni, e l’odore fetido che si presume venga dalle pozioni delle Striare, bastano per accentuare il mistero che aleggia attorno alla grotta e confermare la presenza delle creature malefiche al suo interno.
Chi invece si lascia invadere dalla paura e si ferma al di fuori, trova conferma nella presenza di rocce particolari poste all’entrata della grotta. Quest’ultime, hanno la forma che le rassomiglia a mani femminili, affusolate e con unghie lunghissime, come le mani di una strega.
È soprattutto nelle ore del tramonto, che con un gioco di luci e ombre, tali rocce si divertono a soggiogare le menti dei più creduloni.
I vapori dei calderoni altro non sarebbero che vapori d’acqua sprigionati dalle sorgenti sulfuree.
Mentre il disgustoso odore delle pozioni, sarebbe spiegato con lo scirocco che entrando nella grotta e fondendosi con il vapore solfureo, crea un sentore poco gradevole.
Come visitare la Grotta delle Striare?
Verità o leggenda, questa grotta merita una visita. Accedervi non è difficile, basta prendere parte ad una delle tante escursioni in barca proposte nella zona. Il nostro consiglio è quello di prenotare questo tipo d’esperienza con una guida.
Recarsi alla famosa Grotta delle Streghe salentine, non è soltanto occasione per avvicinarsi al folklore pugliese, ma anche per osservare scoperte speleologiche.
Questo posto ha infatti ospitato numerosi nomi illustri del panorama scientifico e speleologico.
Fondatore del Gruppo Speleologico Salentino, Antonio Lazzari, è stato il primo a visitare la caverna dal punto di vista scientifico e a lui si devono numerosi saggi di scavo anche in altre grotte salentine.
L’esistenza delle streghe rimane argomento dibattuto che divide. Una cosa però è certa: i luoghi protagonisti di queste leggende, sono avvolti da un alone di fascino e mistero che attrae i turisti più curiosi.