L’Acquario del Salento a Santa Maria al Bagno
Conosciamo il mare
Santa Maria al Bagno è una località nota per le famose Quattro Colonne, vestigia della che, per volere di Carlo V, sorse sulle rive fiume Galatena.
Qui, dove un tempo si recavano i nobili per trascorrere le loro vacanze e dove si è dato riparo agli ebrei in fuga dai campi di sterminio, sorge l’Acquario del Salento: è nato grazie al progetto di cooperazione APREH, che ha peraltro portato alla nascita di una struttura simile sull’isola di Cefalonia.
Lo scopo che ha portato alla sua realizzazione era quello di far conoscere, alla cittadinanza e ai visitatori, il meraviglioso mondo marino mediterraneo ed in particolare salentino.
Ciò significa non solo divulgare le forme di vita che lo animano e i suoi fragili equilibri, ma anche far conoscere gli eventi storici verificatisi in queste acque, grazie al patrimonio archeologico fedelmente riprodotto.
Visitare l’Acquario del Salento significa dunque intraprendere una opportuna educazione ambientale per grandi e piccini.
Una visita all’Acquario del Salento
Sono 17 le vasche ricolme di acqua di mare dove le specie ittiche sono inserite in ben quattro ambienti tematici: la Sala del Mare Aperto, dove sono inserite riproduzione di reperti legati al naufragio di una nave romana; la Grotta Sommersa; la Sala del Mare Profondo con i relitti di un aereo del secondo conflitto mondiale e di due navi; la Sala della Costa.
L’Acquario del Salento conta anche una sala multimediale che può accogliere fino a 50 persone e da curati giardini esterni.
Notevole è inoltre l’organizzazione di attività ludiche e di escursioni, a piedi oppure in bicicletta, alla volta delle bellezze di Santa Maria al Bagno e dintorni: ad esempio l’incontaminata Porto Selvaggio, le numerose Torri di avvistamento disseminate sulla costa oppure le antiche masserie.