Il cinema d’autore: i registi e le pellicole che hanno raccontato il Salento
L’Italia è conosciuta in tutto il mondo per la bellezza dei suoi incantevoli paesaggi tra cui troneggiano in primo luogo gli scorci di paesini rurali e pittoresche città affacciate sul mare. Questa qualità non è di certo sfuggita all’occhio di alcuni dei più grandi registi della storia del cinema, i quali hanno deciso di ambientare le loro pellicole in Italia e, alcuni di loro, hanno scelto a questo scopo la ricca regione del Salento.
Nelle seguenti righe vi racconteremo di come alcuni registi abbiano raccontato questa meravigliosa regione nei loro lungometraggi e vi indicheremo le location utilizzate, le quali dovrete assolutamente visitare durante il vostro prossimo viaggio nel Salento.
Film italiani ambientati in Salento
Tra alcuni dei lungometraggi prodotti da registi italiani che hanno deciso di ambientare la loro pellicola nel Salento troviamo “Nostra signora dei Turchi” (1968), film di Carmelo Bene che ha scelto come set la città di Otranto non solo per la sua candida bellezza, ma anche per uno stretto legame personale (l’autore è salentino di nascita). Nonostante sia una pellicola poco recente, questo film offre degli scorci della città salentina e del suo mare che lo rendono un vero capolavoro.
Decisamente più recenti sono invece tre film di alcuni dei registi più famosi del nostro paese. Il primo, datato 2017 e diretto da Federico Moccia, è “Non c’è campo”, una leggera e divertente commedia giovanile che vede come sfondo la città di Scorrano. Il secondo è forse più conosciuto per l’attore principale piuttosto che per il regista, stiamo parlando di “Un nemico che ti vuole bene” (2018) dal regista Denis Rabaglia che vede Diego Abatantuono come attore protagonista.
Questo film è di genere giallo/thriller e gli scorci del paesaggio salentino danno un tocco in più a tutta la storia. Infine, dal rinomato Carlo Verdone, troviamo la pellicola “Si vive una volta sola” girato nei dintorni di Otranto e in altri luoghi della Puglia durante la calda estate del 2019.
In conclusione, il Salento è stato lo scenario di alcuni film del trio comico italiano più conosciuto del grande schermo ovvero Aldo, Giovanni e Giacomo. Il trio ha infatti scelto Gallipoli come scenario per parte del film “Tre uomini e una gamba”, una delle loro pellicole più famose e di maggior successo. I tre torneranno poi ad Otranto per girare uno dei loro ultimi lungometraggi “Odio l’estate” (2019).
Registi stranieri che hanno raccontato il Salento
Ad essere stati affascinati dalla bellezza della Puglia e in particolare del Salento non sono solo i nostri connazionali, ma anche registi stranieri il cui nome è famoso a livello mondiale. Tra questi troviamo Edoardo Winspeare, regista austriaco specializzato in lungometraggi dal carattere storico e realistico, con trame e personaggi toccanti, capaci di emozionare gli spettatori.
La particolarità di questo regista non è solo data dalla scelta di ambientare le sue pellicole interamente nel Salento, permettendoci così di immergerci in questi meravigliosi scenari rurali, ma a fare la vera differenza è la scelta dei dialoghi i quali sono scritti e recitati unicamente in dialetto salentino.
Queste pellicole sono quindi la vera definizione di “film che hanno raccontato il Salento”, non solo per gli scenari, ma anche per la veridicità dei personaggi, delle loro storie e delle loro emozioni. Per citare alcuni di questi capolavori troviamo: “I galantuomini”, “La vita in comune”, “Sangue vivo”, “In grazia di Dio” e infine “Pizzicata”.
Per concludere vi citeremo uno dei registi più famosi a livello mondiale, famoso per aver girato alcuni degli spot pubblicitari più innovativi degli ultimi anni. Stiamo parlando di Ferzan Özpetek, regista turco in possesso della cittadinanza italiana. Il suo amore per l’Italia è percepibile in tutti i suoi film, tant’è vero che vi basterà guardarne uno per innamorarvi di quelli scenari e vorrete visitarli di persona.
Il regista turco ha scelto proprio il Salento per uno dei suoi film più famosi ovvero “Mine Vaganti” (2000), pellicola ambientata a Lecce, Maglie e Castro che donano un tocco solare ed elegante a tutta la vicenda. Özpetek tornerà di nuovo nel capoluogo salentino per una pellicola più recente “Allacciate le cinture”.
Una bellezza oltre la pellicola cinematografica
Insomma, il Salento è una delle regioni italiane più scenografiche e questo particolare non è di certo passato inosservato a molti registi e direttori artistici che hanno deciso di sceglierlo come sfondo per le loro pellicole. Tuttavia la bellezza di Lecce, Otranto, Castro (scelto per il remake di Point Break) e moltissimi altri borghi pugliesi spesso non possono essere racchiusi su uno schermo.
Le pellicole proposte vi lasceranno certo senza fiato, ma saranno i paesaggi veri quelli che vi faranno innamorare del Salento, non solo per la sua bellezza, ma anche per la sua storia e la sua cultura.