Una delle grotte più affascinanti del Salento: la grotta Zinzulusa a Castro
Storia della Grotta Zinzulusa
Questa grotta è stata scoperta nel 1793, anche se i lavori di pulitura si sono avviati nel 1950 ed è stata aperta al pubblico ben sette anni dopo.
Qui sono stati ritrovati numerosi resti animali e di civiltà preistoriche, le quali attingevano l’acqua da un laghetto interno. Sono inoltre state scoperte altre zone non visitabili abitate da specie acquatiche sconosciute.
La sua maggiore bellezza è data dal forte impatto visivo se guardata dal mare, in quanto capace di far credere di entrare nelle viscere della Terra. Si può visitare sia all’interno che all’esterno prenotando una gita in barca.
Composizione della Grotta Zinzulusa
La Grotta Zinzulusa si estende per 160 metri ed è composta da tre parti:
- Conca: caverna dalla forma ellittica, dopo la quale si trova il cosiddetto Corridoio delle Meraviglie, passaggio ricco di stalattiti dalle forme e nomi più disparati come Prosciutto, Spada di Damocle e via discorrendo. Al termine del corridoio si trova un laghetto dall’acqua molto limpida chiamato Trabocchetto;
- Cripta: caverna chiamata anche Duomo alta 25 metri che funse da rifugio per molti pipistrelli, dei quali ne sono rimasti solo pochi esemplari;
- Cocito: non è altro che un bacino d’acqua chiuso.