Sereno Variabile nella provincia di Lecce: le località protagoniste della puntata
Un viaggio tra gastronomia e bellezze paesaggistiche
Nella realtà agreste che lambisce Santa Cesarea Terme, si tramanda una tradizione ormai perduta, che risale al tempo dei primi Uomini della Storia. Nel Salento orientale si coltivano, infatti, i fichi o meglio di Fiorone, la varietà tipica del periodo, che ancora oggi viene coltivata, con metodi naturali, in un ficheto antichissimo presente a Cerfignano, in provincia di Lecce.
Non a caso, la rappresentazione dell’albero di “Ficus” è una delle attrazioni più visitate della Puglia: stiamo parlando dell’albero della vita, rappresentato nel pavimento musivo, di origine medievale, della Cattedrale di Otranto quale emblema di forza e conoscenza.
Quel suo frutto zuccherino, coltivato tra la bellezza del mare e la ricchezza dell’entroterra, è anche il simbolo delle piccole produzioni, genuine ed artigianali, che caratterizzano il Basso Salento. Il percorso di Linea Verde prosegue poi fino alle ‘vie del sale’ di Marina di Corsano, dove si trovano altre chicche mangerecce, come l’alga bruna e il sale marino integrale.
Si rimane sul litorale calcareo per ammirare, con un volo di elicottero, il Parco Naturale Regionale di Otranto-Leuca, che si estende dal faro di Otranto, il punto più a Est d’Italia, al Faro di Leuca. Tra le sue meraviglie spicca la Cava Di Bauxite, un elemento di archeologia industriale fattosi lago naturale, dove hanno preso posto la cannuccia di palude e uccelli acquatici di passo.
Accanto all’unico ambiente umido dell’area protetta convivono i pascoli, che ricamano la costa abbacinante assieme alla millenaria Quercia Vallonea, giunta fin qui da Oriente, e ai terrazzamenti estremi degli orti locali. I pascoli otrantini servono al parco, in quanto sono proprio gli animali d’allevamento a manutenerne la biodiversità con la loro attività quotidiana.
‘Agribeach’: un ponte tra passato e innovazione
Parla di evoluzione naturale anche l’idea di Ambra Mungiò, giovane imprenditrice che ha deciso di portare la sua azienda agricola sulla costa. Obiettivo? Far conoscere le prelibatezze gastronomiche a turisti e locali. Presso il suo stabilimento balneare si possono gustare i prodotti che la terra salentina offre alla micro-fattoria didattica, dove l’agreste si fonde con il marittimo.
Le lezioni dell”agribeach’ partono dal terreno per arrivare al piatto, nel pieno rispetto delle tempistiche agricole, e alla coltivazione possono contribuire anche i bambini. Tra gli alimenti base della dieta mediterranea ci sono il cappero, il pomodoro e le fave, cucinati al momento, vista mare accanto a una distesa verde punteggiata da lettini prendisole e quattro zampe. Sì perché il lido è anche ‘dog-friendly’, e la distanza tra gli ombrelloni è stata pensata affinché cani e padroni possano rilassarsi, mentre pony, caprette e conigli manutengono l’erba al netto dell’impronta di carbonio.