Tour alla scoperta del Barocco nel Salento
Il territorio salentino presenta ancora i segni di quasi tutte le popolazioni che lo hanno abitato nei secoli scorsi; in maniera particolare, ci sono tantissimi esempi del barocco leccese, uno stile sviluppatesi intorno al XVIII secolo, che si distingue per la ridondanza e per le ricche decorazioni che caratterizzano i palazzi e le chiese del territorio.
Lecce: la regina del barocco
Lecce è la capitale del barocco pugliese e una delle città italiane che presenta nobili esempi di questo stile maestoso. Rappresenta un vero gioiello della città, la meravigliosa “Basilica di Santa Croce“, che colpisce con la sua facciata, ricca e sfarzosa, che si fa ammirare con abbondanti elementi decorativi, tra altri rinascimentali del ‘500.
Stupisce la quantità di cariatidi che sostengono la balaustra ricca di putti, e le statue di San Celestino e San Benedetto incastonate tra colonne corinzie ai lati del bellissimo rosone. Il cuore e l’anima di Lecce, altro celeberrimo esempio dell’arte barocca, è “Piazza Duomo“, sulla quale si affacciano costruzioni meravigliose quali il Palazzo del Seminario del 1701, con lieve effetto “bugnato”, il Duomo e l’altissimo Campanile del 1662, decorati con ghirlande e stemmi, angioletti ed elementi floreali, scolpiti abilmente nella pietra.
I gioielli del barocco da Galatina a Gallipoli
Poco più a sud di Lecce, a Galatina, sorge la trecentesca “Chiesa Madre dei Santi Pietro e Paolo“, sulla cui facciata barocca troviamo presenti le statue di San Giuseppe, San Paolo e dell’Immacolata Concezione ad adornare il portale centrale; le porte ai lati sono vegliate dalle statue di San Marco e Santo Stefano. All’interno si resta strabiliati dalla quantità di marmo policromo utilizzato per gli altari di questo edificio religioso, che rappresenta un vero e proprio gioiello dell’arte salentina.
Prendendo la strada del mare, verso Santa Maria al Bagno, si trova Nardò, il cui splendido centro storico ha mantenuto intatto il suo fascino, nonostante il terremoto del 1743 che ha distrutto antichi monumenti simbolo del barocco.
Le facciate delle chiese di San Giuseppe e di Santa Teresa, tuttavia, mostrano perfettamente i fasti del barocco, che si sprigiona ancora di più nella “Piazza Salandra“, tra le più belle d’Italia, con la centrale guglia consacrata all’Immacolata Concezione. È una piazza che sembra quasi un anfiteatro, dove gli spettatori sono i settecenteschi edifici in rigoroso stile barocco, come la Chiesa di San Domenico, di San Trifone e la Chiesa di Sant’Antonio.
Una sosta a Galatone, situato poco più a est, permetterà di scoprire il bel “Santuario del Santissimo Crocifisso della Pietà“, edificato nel 1600: l’esterno presenta il portale sovrastato da sculture del Cristo attorniato da angeli, con San Pietro e San Paolo sopra le due porte laterali, ma la cosa che più sorprende di questo edificio religioso è l’interno: qui vi si trovano, infatti, un raro crocifisso bizantino a cui sono attribuiti numerosi miracoli, e l’altare costruito in pietra leccese con rappresentate le quattro virtù.
Costeggiando lo Ionio, verso sud, si giunge a Gallipoli, dove potrete ammirare la sorprendente Cattedrale di Sant’Agata, scandita dalle stupende linee spumeggianti, che nel 1696 venne costruita sui resti di un’antica chiesa romanica. All’interno sembra di essere in una pinacoteca, arricchita dalla presenza di ben 106 tele seicentesche e settecentesche di ottimo livello.
Altri monumenti in stile barocco presenti a Gallipoli sono il Palazzo del seminario, realizzato nel 1756 per opera di Adriano Preite, che ospita all’interno un interessante Museo Diocesano, e Palazzo Tafuri, caratterizzato da grandi finestre ovali, ricche di intagli e di balconi che richiamano anche uno stile più mediterraneo e spagnolo.