La Grotta del Soffio a Santa Maria di Leuca: una meraviglia da scoprire
Santa Maria di Leuca: Finis terrae
Limite riconosciuto dai romani, tra l’Adriatico e lo Ionio, il Capo di Santa Maria di Leuca sancisce il limite estremo d’Italia, dove anche il sussurro del mare all’imboccatura di una grotta sembra richiamare gli dei per un incontro fuori dai confini consentiti. Sacra al dio Batius o Vatius, antesignano di Giove tonante, cui chiedere aiuto per il viaggio in mare, questa costa si rivela ricca di reperti neolitici e di bellezze naturali impareggiabili, come il corallo bianco.
La Grotta del Soffio
Appena superata in barca la Grotta dell’Orto Cupo si incontra la Grotta del Soffio, meta generalmente destinata al bagno, sia per la posizione, sia perché la visita dell’interno impone un breve tratto in immersione per attraversare un piccolo sifone sommerso. Il mare all’interno, addolcito dalle infiltrazioni di acqua dolce provenienti dalla parete alle spalle, è sottoposto ad una moderata pressione atmosferica, producendo degli spruzzi e un movimento d’aria che la caratterizzano e danno il nome alla grotta.
La visita alla grotta
Un consiglio: per una visita indimenticabile, provate a raggiungere la grotta in barca e, una volta arrivati all’imboccatura della Grotta del Soffio, stretta e a tratti sommersa dalle onde continue del mare, lo spettacolo è impagabile. La risacca, quando defluisce, lascia spazio a sbuffi di spuma, colorata dai raggi riflessi dalla superficie increspata.
Sbuffi creati dalla corrente che, attraverso l’ingresso, creano una nuvola irreale insieme all’impressione che la grotta respiri. Ci si tuffa in mare per avvicinarsi timorosi, l’aria che accarezza la faccia, appena fuori dal pelo dell’acqua, sembra invitare alla visita e il piccolo tratto in apnea, che i più coraggiosi prolungano immergendosi, apre a una dimensione di quiete meraviglia.