Le sorprendenti grotte del Salento
Quando pensiamo al Salento, la prima immagine che ci viene alla mente è quella di meravigliose spiagge, acque cristalline, caratteristici balli folkloristici e cibi squisiti. Il Salento però non è solo una meta ideale per i turisti balneari, ma anche un posto molto interessante per le persone incuriosite dalle bellezze più ‘inusuali’ di questa interessantissima zona del Bel Paese, quelle naturali e geologiche.
Alla scoperta del Salento (non solo spiagge, pizzica e taranta)
Le scogliere salentine sono particolari grazie alle loro origini antichissime (si parla addirittura di 65 milioni di anni fa). È risaputo, infatti, che le rocce che noi vediamo ai nostri giorni sono il risultato non solo dell’erosione provocata dai mari, ma anche del deposito di fossili e sedimenti. Attraverso le ere geologiche, tante specie si sono avvicendate nelle acque primordiali che circondavano le coste salentine, come è possibile notare dalle numerose grotte presenti sul territorio leccese. Vediamone alcune.
La Grotta Romanelli
Situato tra Castro e Santa Cesarea, troviamo uno dei siti preistorici più importanti a livello nazionale, la Grotta Romanelli. È chiusa al pubblico da una grata in ferro, ma si può vedere dal mare. Al suo interno si trovano rari esempi di arte paleolitica nel Mediterraneo, ma anche ossa di animali preistorici, come gabbiani artici e pinguini boreali.
La Grotta della Poesia
All’epoca Messapica risale invece una delle mete più amate dai turisti in Salento, la Grotta della Poesia, contenente una paradisiaca piscina naturale e situata vicino alle note spiagge di San Foca e Torre dell’Orso. Il suo nome sembra derivare dal termine greco “posìa”, che stava ad indicare i luoghi in cui era presente acqua dolce da bere, ma ci sono suggestive leggende che rimandano alle numerose poesie che poeti e scrittori erano soliti dedicare ad una meravigliosa principessa che faceva sempre il bagno lì.
La Grotta dei Cervi
Si tratta di una grotta carsica situata a Porto Badisco, lunga circa 3 km, in cui vi sono decine di cunicoli, stalagmiti e stalattiti. Rappresenta un vero e proprio scrigno di tesori archeologici. Infatti, proprio in questi tetri antri è stato rinvenuto un complesso pittorico risalente al Neolitico, tra i più importanti d’Europa: i pittogrammi, conservati ottimamente, riproducono omini danzanti, figure geometriche, sciamani, scene di caccia e tanti cervi (da cui deriva il nome), e sono stati realizzati con semplice guano di pipistrello, tranne alcuni di epoca successiva in ocra rossa.
La Grotta della Zinzulusa
Collocata tra Castro e Santa Cesarea Terme, e risalente al periodo del Pliocene, presenta numerose formazioni carsiche che pendono dal soffitto come se fossero degli stracci appesi, appunto “zinzuli” nel dialetto salentino. È di una bellezza disarmante e circondata da acque cristalline.
La Grotta Azzurra e le altre grotte visitabili via mare
Verso Castro troviamo la Grotta Azzurra, visitabile via mare e popolata da molte specie di fauna marina. Al suo interno, le acque assumono un colore azzurro intenso, grazie a splendidi giochi di luce che la rendono meravigliosa. Numerose altre grotte incantevoli, come la Grotta del Soffio e la Grotta delle Tre Porte (entrambe site nei pressi di Santa Maria di Leuca), prevedono l’accesso esclusivamente via mare. La possibilità di prenotare ben organizzate escursioni in barca vi darà la possibilità di ammirare e conoscere anche le grotte più nascoste e poco conosciute.
Vi consigliamo una visita, che vi lascerà sicuramente a bocca aperta!