“Sciuscelle salentine”, un piatto che profuma di tradizione
La Sciuscella è un piatto tipico della tradizione popolare del Salento, che affonda le proprie radici nelle usanze della popolazione contadina, grande maestra dell’arte del riciclo, un tempo fondamentale per il sostentamento delle famiglie numerose. Come molti altri capolavori della gastronomia italiana, questo piatto infatti può essere considerato un tipico esempio di cucina povera, dato che si compone di ingredienti economici e di uso quotidiano. Non sprecare il cibo era un principio caro alle generazioni che ci hanno preceduto che, consapevoli del grande sforzo necessario per produrre o acquistare ingredienti, erano specializzate nella cucina del recupero. È senza dubbio il caso delle Sciuscelle salentine, deliziose polpette di cui uno dei componenti principali è il pane raffermo. Non si tratta di un qualsiasi pane: per la riuscita ottimale del piatto, le contadine salentine attingevano a quanto disponibile nel territorio. Ecco perché ancora oggi le Sciuscelle sono tra i piatti che maggiormente rappresentano questa zona.
Perché il pane è fondamentale nelle Sciuscelle salentine
Quando una ricetta si compone di pochi ingredienti, il segreto per una perfetta realizzazione si ritrova nella scelta accurata delle materie prime. Nel caso delle polpette di pane salentine, è facile comprendere come sia proprio quest’alimento, simbolo della convivialità e quintessenza della dieta mediterranea, a dover essere selezionato con la massima cura per poter ottenere delle Sciuscelle come da tradizione. È fondamentale che il pane raffermo sia di tipo Altamura o Laterza, o in alternativa di una varietà di pane casareccio. Le caratteristiche che rendono queste tipologie di pane così uniche sono senza dubbio la presenza della semola di grano duro, che permette di avere una crosta molto croccante, mentre la mollica risulta morbida e particolarmente densa. Proprio come il pane di Altamura, che a partire dal 2003 rientra tra i marchi di origine protetta dell’Unione Europea, quello di Laterza prevede l’impiego di farina di semola di grano duro rimacinata. Queste due eccellenze della cucina pugliese sono imprescindibili per la buona riuscita di una ricetta semplice come le Sciuscelle, poiché riescono ad assorbire la naturale umidità del formaggio, assieme al quale creano il perfetto mix di consistenze e sapori.
Dove assaggiare le Sciuscelle salentine
Per quanto riguarda la ricetta, queste deliziose polpette di pane sono realizzate unendo uova, formaggio grattugiato, pangrattato, qualche cucchiaio di farina e prezzemolo tritato. Dopo aver mescolato tutti gli ingredienti, si aggiungono menta e pepe nero, tritati finemente, che regalano un tocco di sapore e freschezza all’impasto. Ne risulta un composto né troppo morbido né troppo denso, che viene elaborato in piccole palline dalla forma allungata di circa quattro centimetri di lunghezza, che sono poi cotte in umido. La salsa tradizionale è a base di cipolla e pomodoro, ma in alternativa le Sciuscelle possono essere servite anche in brodo e gustate come un sostanzioso primo piatto. Questa pietanza della tradizione è talmente amata nella zona del Salento che viene tutt’oggi celebrata nella sagra organizzata ogni anno agli inizi di agosto dal Comune di Patù. L’evento coinvolge anche le famiglie della comunità e rappresenta un’occasione per riscoprire un’usanza importante per la popolazione, che in questo modo riesce a tramandare gesti e consuetudini anche alle future generazioni, preservando le tipicità gastronomiche salentine. Per tutti coloro che vogliono assaggiare questa specialità, non c’è migliore occasione che fare visita alla sagra, raggiungibile da Corte del Salento.